Hidden Waters: an Atlas of Urban Landscapes

Acronimo:

  • HWAU

Responsabile del progetto di ricerca:

  • Bianca Maria Rinaldi (PA ICAR15)

Componenti Gruppo di ricerca:

  • Emma Paola Germana Salizzoni (PA ICAR15)
  • Gianni Lobosco (RTD-B ICAR15)

Partner di progetto:

  • Laboratorio LABFLUX

Obiettivi del progetto:

La ricerca intende esplorare la relazione tra progetto di architettura del paesaggio e gestione delle acque meteoriche in ambito urbano e periurbano in rapporto alla possibile mitigazione degli effetti dei mutamenti climatici in corso. In particolare, attraverso il concetto di “hidden waters”, la ricerca si propone di investigare le potenzialità progettuali associate a quei sistemi idrici caratterizzati da una spiccata latenza o dall’assenza sensibile (percettiva) dell’acqua, che tuttavia giocano un ruolo cruciale nella gestione del rischio ambientale: superfici e manufatti di raccolta, laminazione e infiltrazione, corpi idrici sotterranei (falde, etc.), reti di scolo e irrigazione, ossia quelle forme dell’acqua non immediatamente riconducibili a comuni categorie paesaggistiche (laghi, fiumi, aree umide, etc.), ma che determinano il paesaggio ordinario della città attraverso interazioni quasi invisibili, se non in particolari condizioni di rischio o stress ambientale. L’obiettivo principale è svelarne il ruolo cruciale nell’influenzare i processi ecologico-adattivi e, soprattutto, la capacità di generare nel paesaggio urbano e periurbano forme inedite di produzione e manutenzione degli spazi aperti.

Le più recenti tendenze del progetto di architettura del paesaggio vedono una progressiva transizione verso la creazione di spazi ibridi capaci di assolvere sia a funzioni di controllo e gestione della risorsa acqua, sia ad un ampio ventaglio di funzioni di carattere ricreativo per il pubblico urbano. La ricerca vuole testimoniare questa attitudine analizzando criticamente una serie di esperienze particolarmente significative per il modo in cui scelgono di trascrivere nello spazio le interazioni dinamiche tra l’uomo e l’ambiente attraverso queste forme evanescenti dell’acqua. I casi studio selezionati verranno indagati in relazione ad aspetti tecnici e compositivi, con attenzione all’integrazione di soluzioni nature-based nel disegno dello spazio aperto pubblico, e verranno organizzati in un regesto volto a costruire una tassonomia di pratiche progettuali operanti per gestire eccesso, scarsità o qualità delle acque in diversi contesti e tipologie di spazi aperti.

L’insieme di tassonomia e casi studio costituirà il corpus di una pubblicazione scientifica volta a sistematizzare le conoscenze teorico-pratiche funzionali ad una progettazione efficace dal punto di vista estetico e ambientale.

I casi studio saranno individuati all’interno del contesto europeo, che, pur nella sua varietà, presenta un quadro di riferimento strategico-normativo sufficientemente omogeneo da permettere una corretta comparazione dei singoli progetti in termini di risultati e aspirazioni

  

Periodo:

  • 01/07/2023-30/06/2025